1936 (Siamo andati un bel po’ in là con la storia, vero?) Partiamo da colei che creò TUTTO.

Belle Northrup, professoressa alla Columbia Teachers College, sceglie per la prima volta di avvalersi di 2 concetti di filosofia cinese che secondo il suo punto di vista, possano perfettamente descrivere le caratteristiche morfologiche e psicologiche di ciascuno: Yin e Yang sono due energie opposte ma straordinariamente connesse e complementari tra loro. 

L’iconica docente individua nelle persone Yang la leadership, la forza, gli spigoli (in senso sia caratteriale che fisico), l’altezza, il carisma. Le persone Yin sono invece morbide, delicate, minute, gentili, graziose.

Per la Northrup puoi, per esempio, avere caratteristiche fisiche Yang, ma essere prevalentemente Yin se lo sei dal punto di vista psicologico, in quanto è soprattutto interessante la dimensione interiore rispetto ai tratti puramente morfologici.

Per descrivere meglio Yin e Yang si avvale dell’uso rappresentativo degli animali (alcune persone sono leopardo, cavallo, elefante…) e in base a ciò sono consigliabili abiti che evidenzino qualità simili all’animale che meglio le rispecchia.


1963 Arriva il genio indiscusso di Harriet Tilden McJimsey, docente alla Iowa State University (anche se lo stesso concetto era stato già approfondito da Margaret Morton nel 1943) che percepisce quanto potenziale possa esserci nelle teorie della Northrup. Senza esitazioni ha l’intuizione di creare una classificazione concettualmente efficace (forse un’operazione più accattivante rispetto alla Northrup). 

Nel 1963, dicevamo, scrive un testo universitario, successivamente aggiornato nel 1973 : “Art and Fashion in Clothing Selection” (libro che ho letto e che viene trattato meglio di un vaso Ming nella mia libreria), in cui, oltre concentrarsi su un’analisi sociale legata ai modelli di abbigliamento (interessante, ma non è questa la sede) sviluppa finalmente nuovi Archetipi, cioè modelli universali a cui riferirsi analizzando ogni individuo, da cui tutti d’ora in avanti attingeranno per i loro differenti sistemi.

Essi sono:

  • Dramatic
  • Athletic
  • Classic
  • Gamin (senza la e finale)
  • Romantic
  • Ingenue

Questi Archetipi antesignani hanno un concetto differente di Yin e Yang da come verranno concepiti ed elaborati d’ora in poi. Qualcuno (tipo me), proveniente da una matrice kibbiana o kitcheriana, è rimasto spiazzato nel leggere la descrizione di Gamin(e) o Romantic dalla reale fonte da cui si è sviluppato tutto. 


Nel 1987 John Kitchener, Direttore del Personal Style Counselors, decise che tutto questo materiale era assai notevole. Valeva la pena svilupparlo creando un sistema vero e proprio funzionale per le sue analisi di Stile. Fece uscire una bomba! (Almeno dal punto di vista mainstreaming). Cambiò nome all’Archetipo Athletic modificandolo in Natural, interpretò in modo lievemente differente lo Yin e lo Yang rispetto alla McJimsey, pur conservandone il principio, introdusse un nuovo Archetipo (che chiamò Essenza) detto “Ethereal”. 

Le Essenze di John Kitchener diventarono:

  • Dramatic
  • Natural (l’antico Athletic)
  • High Spirited/Gamine (con la e!)
  • Classic
  • Romantic
  • Ingenue
  • Ethereal/Angelic (nuova categoria!)

David Kibbe nel 1987 (anno proficuo) attingendo a tutte queste fonti, scrisse un libro spettacolare, oggi introvabile (di cui possiedo un copia, fuori stampa e pagabile al peso di un gioiello Tiffany), sviluppando perfino 13 Archetipi che ora ha sfoltito a 10 (buttando nello sconforto tutti noi che lo seguivamo da un pò). 

David Kibbe è forse la personalità più nota dal punto di vista marketing. I suoi modelli sono principalmente descrizioni morfologiche. Attraverso la sua guida, ogni individuo ha precisi perimetri.

Nel web è possibile trovare da tempo varie correnti di appassionate del sistema Kibbe, le quali hanno contribuito a lanciare da alcuni anni, suo malgrado (o forse a suo beneficio), un trend di notevole portata nel campo della diffusione delle sue teorie. E’ un sistema di non semplice interpretazione, dove molti di noi si sono scervellati a lungo, con discussioni e confronti in analisi informali nemmeno fossero teorie hegeliane. La conclusione è che solo Kibbe in persona possa confermare o ribaltare il risultato.

Non fatevi impressionare dagli outfit del libro, erano pur sempre i mitici anni ‘80.


… E poi…c’è chi si è arrischiato in ulteriori sistemi, riprendendo alcuni tra questi concetti, chi ha preso gli stessi cambiandone i nomi, chi sviluppa il filone di lettura concentrandosi solo sugli aspetti prettamente fisici, chi sulla morfologia legata al solo volto, chi resta ancorato agli esordi del simbolismo psicologico (con un retrogusto junghiano), chi attinge qui e lì, ciascuno con teorie e regole soggettive più o meno centrate.

Una nota fondamentale per chi ama l’Analisi del Colore (o Armocromia che dir si voglia), è l’intreccio indiscutibile con l’approccio Yin e Yang. Molte Consulenti (me compresa), condividono il fatto che non sia possibile un chiaro responso cromatico senza considerarne i tratti morfologici e caratteriali. La scuola Caygill per esempio viene influenzata da questo assunto. 

Insomma… Si fa presto a dire Stile Yin e Yang. La tendenza pop di adottare questi principi rischia di banalizzarli, e declassare tutto il sistema come fosse una moda. Per chi li segue anche in senso amatoriale da anni, specie ove è nata, assiste tristemente a questo filone. Lo Yin e lo Yang sono principi invece molto complessi da assorbire, con sfumature importanti, che necessitano una buona dose di comprensione culturale e di sensibilità personale. Nei suoi principi più puri di chi lo ha concepito, non è solo descrizione di un perimetro del corpo, ma comprende anche la gestualità di una persona, le movenze, il tono di voce, tratti caratteristici di personalità che emergono spontaneamente senza alcuna necessità di arteficio. 

Il lavoro della Consulente in questo caso è molto delicato. Non si tratta semplicemente di valorizzare mere linee esteriori, né di correggere presunti difetti, ma far emergere e celebrare ciò che è davvero la persona.

Nota bene

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